Non riesco a restare incinta... che esami devo fare?
Questa è una domanda ricorrente e anche molto delicata.
"Non riesco a restare incinta"... dipende da chi fa questa domanda.
Se la fa una coppia che si è sposata da pochi mesi e dopo i primi 2 o 3 tentativi non ha avuto una gravidanza
la risposata è sicuramente "nessuno" perché la domanda si deve porre almeno dopo un anno di rapporti mirati
dopo i quali non si è riusciti ad avere una gravidanza.
Sicuramente una coppia sposata fa bene a fare una visita ginecologica,
a fare un esame di base con una prevenzione e un pap test,
o un controllo generale dell'anatomia con un'ecografia e un esame base.
Laddove, invece, ci possano essere dei fattori che cominciano ad intervenire,
quindi passa più di un anno e non si ha una gravidanza,
anche inquesto caso non deve svilupparsi assolutamente un'ansia
- consideriamo che una donna ovula una sola volta durante un cicle di 28 giorni,
quindi è fertile sostanzialmente 48 ore , 72 se consideriamo la vita degli spermatozoi nelle vie genitali.
Quindi sono 3 o 4 giorni in un intero sito durante i quali la donna può rimanere incinta.
Nell'arco di un anno esistono anche dei cicli annullatori,
durante i quali la donna praticamente non ovula quindi il mese salta completamente.
Quindi alla fine sono pochi i giorni in cui una donna può rimanere incinta.
Prima cosa da fare, prima degli esami, è vedere quanti rapporti si hanno -
perché magari si fanno degli esami molto sofisticati ma manca la materia prima, cioè il rapporto.
Quindi la prima cosa da fare è verificare quanti rapporti effettivamente ci sono,
qual'è l'attività lavorativa della coppia
quindi se il marito lavora fuori, è militare, e torna solo due fine settimana al mese
è chiaro che le possibilità diminuiscono molto e può passare tranquillamente un anno prima di avere una gravidanza.
Oppure se fanno entrambi lavori con turni notturni per i quali non si incontrano mai
possiamo fare tutti gli esami che vogliamo ma non troveremo certo la soluzione da quelli.
Quindi verificata prima questa anamnesi,
possiamo passare a degli esami basilari e cominciare gradualmente, magari valutare anche una funzione tiroidea,
valutare la prolattina, valutare degli esami base che potrebbero interferire eventualmente sulla fecondazione,
per poi, laddove possano esserci delle situazioni che richiedono ulteriori accertamenti,
passare a dei tamponi cervico-vaginali per la ricerca di microorganismi come clamidia o micoplasma,
fare uno studio anche anticorpale.
Ma sono praticamente livelli diversi che vanno affrontati con molta gradualità e soprattutto con molta serenità.
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