Gravidanza: quali sono le malattie pericolose?
Parlando delle malattie infettive, soprattutto,
le due malattie più importanti sono la toxoplasmosi e la rosolia.
Sono infatti quelle per cui c'è uno screening
e la donna non paga neanche gli esami per vedere se è immune o se sono in atto -
perché sono le due malattie che possono dare più di altre problematiche,
soprattutto se contratte all'inizio
- in particolare per la rosolia - e che possono dare problematiche malformative serie.
Anche il citomegalovirus è una malattia che bisogna verificare.
Il citomegalovirus non è un esame che viene dato alla donna gratuitamente
- perché s'è visto che l'incidenza in effetti è minore.
Infatti anche la presenza di un citomegalovirus
pone un percorso diagnostico per verificare se effettivamente ci sia stato un danno
ma nella stragrande maggioranza dei casi il citomegalovirus non dà problemi, soprattuttto se è una riattivazione.
Altre malattie comela varicella o il morbillo
o altre, chiaramente è sempre un discorso molto generale ma le possibilità che
possano dare danni - il morbillo li potrebbe dare con una febbre alta,
la varicella c'è una percentuale bassissima e trascurabile cioè lo 0,4% che possa dare dei danni soprattutto agli arti
ma rilevabili comunque in una prima fase della gravidanza
per i quali non è assolutamente poi giustificata un'ansia o una volontà di volere poi interrompere poi la gravidanza.
Non sono esami per i quali sono previsti degli screening
quindi questo sta a significare che sono malattie che hanno dei fattori di di rischo assolutamente sovrapponibili a quelle che sono altre condizioni.
Consideriamo che una situazione molto rischiosa
può essere quella di guidare la macchina
perché la percentuale di avere un danno da un incidente stradale
è infinitamente più alta di quello di poterlo avere da alcune altre malattie.
Quindi in un discorso generale è difficile poter dire in maniera assoluta se uno può stare tranquillo o no
però andando effettivamente a vedere quali sono i fattori di rischio ai quali ci sottoponiamo quotidianamente e ai quali non diamo peso,
non ha senso a questo punto razionalmente sviluppare particolari ansie per condizioni che anche se avessero dei fattori di rischio
sono infinitamente inferiori e sicuramente trascurabili rispetto a quelle che ho detto precedentemente.
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